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Quota 100: le pensioni si ridurranno? Di quanto?

lentepubblica.it • 12 Novembre 2018

quota-100-pensioni-si-ridurrannoQuota 100: le pensioni si ridurranno? Ecco quanto si legge nel documento depositato dall’Ufficio parlamentare di Bilancio alle commissioni Bilancio.


“Secondo stime Upb chi optasse per quota 100 subirebbe una riduzione della pensione lorda rispetto a quella corrispondente alla prima uscita utile con il regime attuale da circa il 5 per cento in caso di anticipo solo di un anno a oltre il 30 per cento se l’anticipo è di oltre 4 anni”. E’ quanto si legge nel documento depositato dall’Ufficio parlamentare di Bilancio alle commissioni Bilancio, nel corso dell’audizione del presidente Giuseppe Pisauro.

 

UPB: 437 MILA IN PENSIONE CON QUOTA 100, COSTO 13 MLD

 

La pensione anticipata con quota 100 “potrebbe potenzialmente riguardare nel 2019 fino a 437.000 contribuenti attivi. Qualora l’intera platea utilizzasse il canale di uscita appena soddisfatti i requisiti potrebbe comportare un aumento della spesa pensionistica lorda stimabile in quasi 13 miliardi nel 2019 e sostanzialmente stabile negli anni successivi”. E’ quanto si legge nel documento depositato dall’Ufficio parlamentare di Bilancio alle commissioni Bilancio, nel corso dell’audizione del presidente Giuseppe Pisauro.

 

“Questa stima non è ovviamente direttamente confrontabile con le risorse stanziate nel Fondo per la revisione del sistema pensionistico per vari fattori: dal tasso di sostituzione dei potenziali pensionati con nuovi lavoratori attivi a valutazioni di carattere soggettivo (condizione di salute o penosità del lavoro) o oggettivo (tasso di sostituzione tra reddito e pensione, divieto di cumulo tra pensione e altri redditi, altre forme di penalizzazione)”.

 

Si parla di penalità che vanno dal 5 al 20%, conuna serie di considerazioni che lascerebbero intuire che aderire alla novità non sarebbe conveniente.

 

Ricordiamo che l’esecutivo punta ad introdurre la quota 100 con 62 anni e 38 di contributi a partire dal 2019 con quattro finestre annue di accesso per i lavoratori del settore privato e due per i dipendenti pubblici. Naturalmente nel settore scolastico la finestra di accesso resterebbe unica al 1° settembre 2019.

 

 

Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)
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